Vedrà presto la luce il romanzo “Guerre” di Louis-Ferdinand Céline (1894-1961), l’inedito ritrovato nell’estate 2021 tra i 6.000 fogli manoscritti sconosciuti dello scrittore francese. Lo pubblicherà la casa editrice Gallimard in Francia, nella collezione ‘Blanche’, il prossimo 5 maggio con una tiratura annunciata di circa 80mila copie, un numero degno di un’opera che rappresenterà un caso letterario. “Guerre” era tra le carte scomparse nel 1944 durante il saccheggio dell’appartamento parigino di Céline in Rue Girardon a Montmartre da parte di militanti della Resistenza. “Guerre” è un testo che appartiene al trittico “Infanzia-Guerra-Londra”, di cui la prima parte “Morte a credito” fu pubblicata nel 1936. Il romanzo inedito sarà pubblicato nel suo primo e unico stato di scrittura datato 1934 e permette di seguire le vicende di Ferdinand Bardamu, il giovane soldato combattente della prima guerra mondiale già protagonista di “Viaggio al termine della notte” (1932). In “Guerre” il soldato, rimasto ferito durante la prima guerra mondiale, si trova ricoverato in un ospedale da campo in un villaggio delle Fiandre, in Belgio. “Ho sempre dormito così nel rumore atroce dal 14 dicembre. Ho preso la guerra nella mia testa. La guerra è chiusa nella mia testa“, scrive Céline nell’opera.
Gallimard pubblicherà prossimamente un altro inedito di Céline, sempre ritrovato tra le carte fortunosamente riemerse un anno fa: le 600 pagine di “Casse-pipe“, un romanzo leggendario nella produzione dello scrittore francese, di cui solo alcuni capitoli erano noti fino ad ora. Cronologicamente è il pezzo mancante tra “Viaggio al termine della notte” e “Morte a credito“. L’esistenza dei 6.000 fogli inediti di Céline è stata resa pubblica agli inizi di agosto 2021 dal quotidiano “Le Monde”: erano stati conservati per 15 anni da Jean-Pierre Thibaudat, ex giornalista di “Libération” e critico teatrale, che ha sostenuto di averli ricevuti da uno dei suoi lettori, di cui non ha rivelato mai l’identità. Thibaudat è stato anche indagato e poi prosciolto dall’accusa di ricettazione.