Una storia di estrema solitudine, quella di Jaime Fountaine per PIDGIN.
Nascondersi: è quello che, per gioco, fa un gruppo di adolescenti ma, in questo caso, il termine può essere letto in tutte le sue sfaccettature.
La protagonista è una ragazza, quasi donna, costretta a fingere per non restare sola:
«Avere delle amicizie richiede fingere tantissimo. Fingere che ti piacciano le stupidaggini che piacciono alla gente. Fingere che ti importino cose come sport o brutta musica o stupidi programmi televisivi. Fingere che abbia senso vestirsi come tutti e comportarsi come tutti, quando non mi sento come nessun altro nel mondo intero».
La sua solitudine si estende anche all’ambiente familiare:
«È più semplice stare zitta che parlare di mia madre».
Ma di sua madre, la nostra protagonista ci parla diffusamente facendone un ritratto ben preciso che lascia poco spazio all’immaginazione: una predatrice di uomini allo stesso tempo succube di essi. Una donna che beve, si assenta da lavoro, non si occupa della propria casa – che appare lercia e logora – né della sua unica figlia. Una figlia che cresce con l’assenza più totale delle regole di base necessarie per potersi interfacciare con la società, con i propri coetanei. Una ragazza che, spesso, si sente invisibile, della quale ci si dimentica spesso e facilmente. Una ragazza mal vista dai genitori dei propri amici, costretta a lavorare come bambinaia per potersi permettere il minimo indispensabile.
Nascondersi, dunque, ma anche essere nascosti, quasi emarginati, a causa dell’incapacità di sentirsi parte di qualcosa, di un gruppo, di un microcosmo.
Una storia di durezza che la protagonista vive nell’età più delicata, quando non è facile tenere in mano le redini della propria vita con il corpo che cambia e l’anima che si forma. Lei sembra quasi curarsene poco ma, a ben vedere, il suo racconto è un grido di dolore che risuona. In perfetto stile PIDGIN.
Flora Fusarelli
NASCONDERSI
AUTORE: Jaime Fountaine
CASA EDITRICE: PIDGIN
NUMERO DI PAGINE: 87
PREZZO: 14 Euro