Sono nato dopo mio figlio è il libro di Marco Dell’Acqua per i tipi di Laurana Editore.

Una storia autobiografica, una storia importante dove i tecnicismi medici si affiancano alle emozioni, alle paure, alle gioie e alle incertezze.

Il protagonista scopre, in giovane età, di avere un Mieloma. È a quel punto che la sua vita, fino a qualche giorno prima abbastanza comune, cambia. La vita coniugale, lavorativa e affettiva viene travolta da quella notizia, una di quelle che non si vorrebbero mai ricevere. A quel punto le giornate iniziano a essere scandite dalle visite, dalle analisi, dagli esami e dagli esiti. Gli ospedali diventano i posti più frequentati e medici, infermieri e altri pazienti diventano le persone con le quali si passa la maggior parte del tempo.

Nel bel mezzo di questi cambiamenti, così negativi e disorientanti, ne arriva uno positivo, uno più sconvolgente e meraviglioso di tutti: una vita nuova.

«Ogni gesto, ogni respiro avevano cambiato significato: è stato come prendere un dizionario, strappare tutte le pagine e tornare a scriverlo daccapo per imparare una lingua nuova. A essere mutato era il nostro paradigma di vita: non una rivoluzione scientifica, ma una sorprendente quotidianità. Parafrasando Isaac Newton in un suo celebre aforisma, eravamo noi “i giganti” che sulle spalle del “nano” – e non viceversa – potevamo guardare più lontano. Così lontano come non avremmo mai osato sperare, dopo i mesi che avevamo trascorso».

E poi il trapianto. La compatibilità tanto agognata.

Una storia di vita e di lotta, di rinascita e di presa di coscienza.

Marco si spoglia del suo privato e ci spiattella in faccia un dolore che solo chi ha vissuto è in grado di capire sino in fondo. Ci ricorda quanto la vita possa cambiare da un giorno all’altro e quanto sia essa stessa a gestire noi e non viceversa.

«A volte pensiamo di sopraffare gli eventi e invece il destino si prende tutto e decide se puoi o non puoi vivere […] Molti, invece, pensano che siano tutte stupidaggini e che solo noi possiamo decidere di noi stessi e delle vite degli altri».

È così per tutti e. a ben guardare, a parità di malattia e di cure, è solo la fortuna quella che regna:

«Chi sopravvive non è un vincente, uno con più forza o più resistenza, come una certa retorica vorrebbe farlo apparire, ma solo con più culo».

E ce lo dice un uomo che ha visto morire altri pazienti vicini di letto, con il suo stesso male, che hanno combattuto con la sua stessa forza e tenacia dopo aver vissuto gli stessi dubbi e le stesse paure.

Sullo sfondo della vicenda, la moglie di Marco che, oltre ad accompagnare suo marito in tale calvario, ha portato avanti la gravidanza con coraggio e determinazione.

Un mondo stravolto, tante vite stravolte che cooperano per risalire dall’abisso nel miglio modo possibile.

Una lettura bella, profonda e vera nella quale il lettore non può fare a meno di empatizzare con l’autore, di soffrire con lui, di accompagnarlo nel suo viaggio di consapevolezza, di condividere tutti i suoi timori e le sue speranze nonché le sue gioie.

Scrivere di se stesso denota, da parte dell’autore, un coraggio tipico di chi vive esperienze e vite come quella di Marco.

Da leggere assolutamente.

 

Articolo di Flora Fusarelli

 

SONO NATO DOPO MIO FIGLIO

AUTORE: Marco Dell’Acqua

CASA EDITRICE: Laurana Editore

NUMERO DI PAGINE: 206

PREZZO: 16 Euro

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