Mahshid è una ex preside di scuola, nota per la sua severità e rigidità. Bita è una donna sui trentacinque anni, ex allieva di Mahshid. Ma non è solo questo a legare le due donne. Il vero legame che le tiene, seppur controvoglia, unite è la figura di Omid, figlio di Mahshid e amico inseparabile di Bita fin dall’infanzia. Ma Omid, su ordine di sua madre, viene costretto a lasciare il suo paese, l’Iran in guerra contro il vicino Iraq, per recarsi a studiare all’estero e mettersi così in salvo dall’eventuale chiamata alle armi.
Dopo moltissimi anni, Omid sta per tornare a Teheran e prima del suo rientro in patria, Mahshid e Bita si incontrano dopo tanto tempo. Il racconto dell’incontro fra le due donne è il nucleo centrale del romanzo “I giorni che non ho vissuto” di Leyla Qasemi, pubblicato in Italia da Francesco Brioschi Editore.
“La ricordavo diversa, alta e magra, con capelli neri e molto corti. Questa donna seduta al mio fianco invece si tocca i lunghi capelli bianchi e raccolti, giocherella con gli occhiali appesi al collo e mi inonda di sorrisi, senza tregua. Mi chiedo se la odio per davvero quanto ho immaginato da sempre. Sì, la odio. E una specie di alienazione prende il posto di ogni sentimento di vicinanza”.
Il sentimento di odio che negli anni è cresciuto in Bita si palesa nel momento in cui si trova faccia a faccia con colei che le ha provocato tanto dolore. La madre di Omid, il suo amico, forse qualcosa più di un amico. Il ragazzo che lei aveva sognato al suo fianco e che invece è sparito dall’oggi al domani per volere di una madre insensibile e fredda. Eppure, nel corso dell’incontro che le due donne vivono, si fa piano piano strada un sentimento diverso, quell’odio sembra stemperarsi per lasciare spazio anche a momenti di condivisione: guardare le vecchie foto di Omid, condividere i ricordi del tempo passato. E scorrono, come nei titoli di coda di un film, tutti i personaggi che avevano popolato le loro vite: genitori, vicini di casa, amici. Tutti hanno in qualche modo lasciato la loro traccia nelle loro vite e l’incontro è anche il momento per ricordarli tutti, ognuna dal proprio punto di vista.
Sullo sfondo di queste memorie condivise c’è la guerra che sconvolgeva le loro giornate: gli allarmi, i sibili dei missili, le bombe. I ricordi del passato si intrecciano con il vissuto del presente: Bita che sta vivendo un momento difficile con il marito dal quale probabilmente divorzierà. E Mahshid che appare molto interessata a questo argomento forse per dare a suo figlio Omid, che sta tornando con un matrimonio fallito alle spalle, una seconda possibilità con Bita.
“O forse mi sono emozionata un po’ troppo e mi sono lasciata andare con la mia parlantina scurrile di cui la maggior parte delle volte potrei fare a meno. Raddrizza la schiena. Le sue sopracciglia si abbassano e la bocca si restringe, ma all’improvviso il disegno del rimprovero si scompone e lei scoppia a ridere. Non controlla più né le sopracciglia né gli occhi. Ecco la nostra signora dirigente sconfitta dalla donna che ha dentro. Questa risata appartiene a una donna normale, quella donna che chissà per quanti anni è stata imprigionata da lei”.
Il lasciarsi andare ai ricordi, ai rimpianti e alla condivisione di quello che è stato o che forse poteva essere delle loro vite e di tutti coloro che gli stavano intorno, finisce per far sciogliere quel muro di ghiaccio che aveva per tanti anni separato le due donne, soprattutto Mahshid finisce per essere spontanea e genuina come forse non lo era mai stata in vita sua. Da quel momento le conversazioni si fanno più intime e profonde e forse porteranno sollievo rispetto a quel non vissuto di Bita che per tanti, troppi anni è stato all’origine dei suoi malesseri.
Un romanzo che ci porta a confrontarci con i sentimenti intimi e profondi di una donna che per gran parte della sua vita ha rinunciato a vivere e che di questo incolpa un’altra donna. Fino a quando il dialogo permette a entrambe di fare un passo avanti.
Articolo di Beatrice Tauro
Titolo: I giorni che non ho vissuto
Autrice: Leyla Qasemi
Edizioni: Francesco Brioschi Editore
Pagine: 167
Prezzo: € 14,00