Bagnacavallo, Convento di San Giovanni, marzo 1822. L’ultranovantenne suora di clausura Teresa viene trovata morta sgozzata nella sua cella. A scoprire il cadavere le sue consorelle e a indagare sull’omicidio vengono inviati da Ravenna due investigatori, Alfredo Casadio e Dante Graziani.
Questa la scena con cui si apre il racconto lungo “In grazia di Dio” della scrittrice Cristina Biolcati, pubblicato in eBook nella collana I gechi di Todaro Edizioni.
La storia narrata dalla Biolcati si svolge fra le cupe atmosfere di un convento e fin dalle prime righe si avverte il “gelo” che permea l’ambientazione e che avviluppa anche i due ufficiali della gendarmeria pontificia chiamati a far luce sull’efferato delitto.
L’indagine non può che coinvolgere le suore che vivono nel convento e che rappresentano un microcosmo di umanità ben tratteggiato dall’autrice: scaltrezza, altezzosità, timore, furbizia, ambiguità sono alcune delle dimensioni della personalità che abitano le “sorelle” che, presto si scoprirà, sono più legate ai profitti che il convento genera quale educandato per bambine di nobili famiglie, piuttosto che al timore di Dio.
Il giallo presenta uno svolgimento lineare e basato sull’intuito dei due investigatori che in breve tempo riescono a ricomporre il puzzle e risolvere il mistero. Ma le vie del signore sono infinite e a volte portano lontano dalla verità. Il colpo di scena finale che la Biolcati ci regala porta a riflettere su un certo tipo di “mentalità” che troppo spesso ci troviamo a fronteggiare nel nostro Paese, evidentemente con un retaggio ben lontano nel tempo.
Ho quindi apprezzato molto la svolta che l’autrice ha impresso alla sua storia, una sterzata coraggiosa perché presenta elementi di denuncia forti, sebbene non esplicitati.
Ma la particolarità di questo racconto lungo, che si esaurisce in una quarantina di pagine, sta anche nel cammeo che la Biolcati ci ha voluto regalare, inserendo nella storia inventata alcuni elementi di realtà, legati alla figura di Allegra Byron, la piccola figlia del poeta inglese Lord Byron, affidata dal padre, assente e irresponsabile, alle cure delle suore del convento di Bagnacavallo, dove la piccola morirà nell’aprile del 1822 a soli cinque anni per una febbre tifoidea. L’omaggio dell’autrice alla piccola ospite del convento è di tutto rispetto e può essere in qualche modo proiettato su tutti i bambini vittime di abbandono. E infatti così scrive l’autrice nella nota finale: “Quando ho letto le parole sulla lapide di Allegra Byron (che si trova all’ingresso del convento, ndr) ho pensato di evocarla, al fine che una volta di più non potesse essere dimenticata”.
Articolo di Beatrice Tauro
Titolo: In grazia di Dio
Autrice: Cristina Biolcati
Edizioni: Todaro, 2023
Pagine: 35
Prezzo eBook: € 2,99