L’Accademia Reale Svedese insignisce la scrittrice classe 1970 edita in Italia da Adelphi e nota anche per «Atti umani», «The white book», «L’ora di greco».
Ha debuttato come poeta nel 1993, per pubblicare due anni dopo una collezione di racconti e nel 2007 il romanzo La vegetariana (Adelphi), che le ha dato una grande notorietà internazionale e le ha fatto assegnare il premio Nobel per la letteratura.
Estratto dalla Motivazione per il premio Nobel:
«Nella sua opera Han Kang, vincitrice del premio Nobel per la Letteratura 2024, affronta traumi storici e sistemi di regole invisibili, mettendo a nudo in ciascuno dei suoi libri la fragilità della vita umana. Ha una consapevolezza unica del legame che unisce corpo e anima, i vivi e i morti, e con il suo stile poetico e sperimentale si è affermata come innovatrice della prosa contemporanea».
La vegetariana è un romanzo nel 2007 dalla scrittrice Han Kang. Il romanzo ha raggiunto fama internazionale nel 2016, a seguito della sua traduzione in inglese, vincendo l’International Booker Prize e venendo inserito dal New York Times nella lista dei 10 migliori libri dell’anno.
Il libro racconta la storia di Yeong-hye, una grafica part-time che vive con il marito a Seoul e in seguito a una serie di incubi riguardanti l’uccisione di animali decide di smettere di mangiar carne. La sua decisione la isola progressivamente dalla sua famiglia e dalla società. La storia è divisa in tre parti, e ciascuna affronta le vicende di Yeong-hye da un diverso punto di vista. La prima parte è narrata in prima persona dal marito, Cheong, la seconda è in terza persona e segue il punto di vista del cognato, mentre l’ultima, sempre in terza persona, si focalizza sulle vicende della sorella.