Ci ha lasciato il compositore, politico e antifascista Mikis Theodorakis. Con lui se ne va un pezzo della storia del cinema.
A 18 anni mentre studia al conservatorio di Atena entra nella Resistenza all’occupazione nazi – fascista ed entra in contatto con il Fronte di Liberazione Nazionale nato su iniziativa del Partito Comunista Greco, e entra a far parte dell’Esercito Popolare Greco di Liberazione, l’ELAS. Viene catturato e torturato e liberato solo alla fine della Seconda Guerra Mondiale.
Durante la dittatura militare dei colonnelli (1967-1974) viene imprigionato e torturato, mentre la sua musica viene proibita. Scrive canzoni tratte da poesie del patriota greco Alexandros Panagulis.
Famoso per aver composto nel 1964 la colonna sonora e soprattutto il brano Sirtaki nel classico del cinema Zorba il greco regia di Michael Cacoyannis.
Ma non di sole canzoni vive il suo catalogo, che comprende opere liriche e balletti, musiche di scena e per il cinema, lavori sinfonici e cameristici. Nel 1962 firma la colonna sonora di Fedra di Jules Dassin, con Melina Mercouri nel ruolo della protagonista e nel 1964 la musica per Zorba il greco.
Le sue composizioni sono state eseguite da artisti di fama mondiale come i Beatles, Shirley Basei, Joan Baez e Edith Piaf, e ha scritto musica per film famosi come Fedra (1962), Alexis Zorbas (1964), “Z” l’orgia del potere (1969) e Serpiko (1973).
La sua musica è attraversata da un costante interesse per le tradizioni popolari, infatti nelle sue composizioni c’è il retaggio di una tradizione antichissima, in cui la nostra stessa tradizione musicale affonda le sue radici, che Theodorakis ha saputo traghettare nell’epoca moderna arrivando al cuore di tante persone e ispirando tantissimi altri artisti venuti dopo di lui, ben oltre i confini del suo paese.