Alessio Torino è uno dei più interessanti scrittori italiani. Molto spesso il suo nome è stato accostato a quello di Paolo Volponi, non fosse altro perché lo stesso Torino è nato ad Urbino, e perché la sua produzione letteraria riconosce la tradizione e la grandezza di uno dei più grandi autori del secondo Novecento italiano.
Torino pubblica in questi giorni un nuovo romanzo, Al centro del mondo, questa volta per un grande gruppo editoriale, la Mondadori (gli altri erano stati tutti editi da Minimum Fax). Il romanzo è ambientato nell’Appennino marchigiano e parla di una comunità di emarginati. La stessa località Villa la Croce è stata ribattezzata “Villa dei Matti” dagli abitanti della zona. Più che altro è una terra dove sono presenti le ombre, i fantasmi della storia che non possono che condizionare la vita degli uomini ancora in vita.
Il personaggio principale è un diciassettenne, Damiano, che ha già avuto una vita travagliata. Un giorno il padre Pietro si è impiccato alla quercia sullo spiazzo antistante la casa, mentre la madre se ne è andata di casa. Lui stesso, il primo a scoprire il corpo del padre, ha frequenti momenti di malessere, di crisi che gli hanno fatto provare la crudeltà degli individui. Nei bagni della scuola i compagni una volta gli hanno disegnato in forma stilizzata un uomo impiccato ad un albero con sotto la scritta Damiano Psycho Bacciardi. Tra le cose che il padre gli ha trasmesso ci sono dei libri, tra questi il più amato è Billy Budd di Melville, l’occasione per continuare il legame con i suoi genitori:
A fianco di Damiano compaiono Zio Vince, il cappello con su scritto “Trump” sempre calcato in testa e il soprannome di Gorilla (gliel’aveva dato il fratello), che cerca in tutti i modi di vendere la terra, irretito da una vita più facile, magari davanti al mare. In quella piccola comunità si produce “la manna”, il miele delle api della famiglia Bacciardi che ha un potere afrodisiaco, grazie al quale molte donne della zona sono rimaste incinte (loro, i produttori, hanno gli archivi che testimoniano la veridicità della cosa). Ogni sabato viene venduto al mercato del paese di Fematre. Poi c’è Nonna Adele che è l’unica che riesca a governare, a proteggere suo nipote Damiano, “cuore di nonna”, l’unica che ne capisca l’inquietudine e lo spirito inselvatichito dalla tragedia insita nelle cose. Il nonno è un vecchio partigiano che parla raramente, si limita a sedersi sotto un ciliegio e a curare la vigna. E poi l’Anna, una delle poche contadine rimaste nella Villa, e quindi Baldeschi e il pastore Chessa che la sera si riuniscono per giocare a carte con Zio Vince e magari ubriacarsi. La comunità, una volta popolosa, è oramai tutta qui.
Damiano è uno di quelli che vengono comunemente chiamati disadattati. Lui in più sente le voci della natura e quella della Vergine Maria, apparsa in zona nel lontano nel 1494, e vede anche il Demonio, annidato dappertutto per far vendere la Villa a qualche straniero. D’altronde quella terra aveva già vissuto la “calata” dell’esercito napoleonico che aveva rinchiuso il prete della zona, Don Cesarino, dentro il santuario bruciandolo vivo. Poi ci sono i ragazzi macedoni, Dejan e Markus, due disgraziati che aiutavano Chessa e che secondo lo Zio Vince, avrebbero dato una mano al nipote nella raccolta del miele, fino a quando la proprietà non fosse stata venduta, così da arricchire gli abitanti di Villa dei Matti. Ma a Damiano non sta bene perché in loro vede ancora una volta la manifestazione del Demonio. Naturalmente Nonna Adele, quella che appare la più attaccata alla terra, anche alle tradizioni culinarie, come una quercia possente, non vorrebbe che Zio Vince vendesse. Ma lei non ha più le forze, un brutto male se la porta via.
È un romanzo talvolta anche spigoloso quello di Alessio Torino, perché non fa troppi sconti all’odierno sentire editoriale. Non ha paura di confrontarsi con la natura e con i suoi segreti, con le ombre scorbutiche dell’Appennino che viene molto spesso trascurato dalla narrativa contemporanea.
Recensione di Fabio Cozzi
“Al centro del mondo” di Alessio Torino, Mondadori
Pagine 246
€ 18,50
€ 9,99 in Ebook