Chi non ricorda la magistrale interpretazione di Meg Ryan in Harry ti presento Sally (1989) in cui l’attrice simula perfettamente l’orgasmo in un luogo affollato dinanzi a un incredulo Billy Crystal? O l’irriverente Sharon Stone che in Basic Instinct (1992) durante l’interrogatorio, nell’accavallare le gambe e mostrando gli organi genitali rivela inequivocabilmente l’assenza di biancheria intima? O gli spogliarelli di Sophia Loren in Ieri, oggi e domani (1963) e di Kim Basinger in Nove settimane e 1/2 (1986)? Dall’alto tasso erotico anche alcune scene di Unfaithful (2002): protagonista una sensualissima e infedele Diane Lane. Si tratta di alcuni esempi celebri di scene ad elevata carica sensuale con donne protagoniste, presenti nella storia del cinema internazionale dalla seconda metà del Novecento in poi.
Un lungo cammino
L’opera pionieristica, in Italia, era stata ottemperata negli anni Sessanta, con il boom economico, i grandi cambiamenti della società e lo sdoganamento di tematiche fino allora passate sottobanco. L’antologia Americana, curata da Elio Vittorini nel 1941, contenente testi di Mark Twain, Ernest Hemingway e Herman Melville fu immediatamente sequestrata dalla censura fascista e le note critiche di Vittorini furono soppresse nell’edizione del 1942. Nel frattempo, la prima copia della rivista-baluardo della rivoluzione sessuale Playboy usciva nel dicembre del 1953 negli Stati Uniti, in copertina la sensualità innocente del sorriso di Marilyn Monroe; nel frattempo in Italia l’orientamento morale, conformista e benpensante continuava a perpetuarsi tra le pagine di varie riviste che dovettero attendere appunto gli anni Sessanta per vedere gradualmente modificata la propria linea editoriale. Molto prima dell’avvento dei peep show a sfondo erotico (ma anche pornografico), Man Ray ambientò Two women in una casa chiusa. Il leggendario Teatro O’Farrell apriva i battenti in California nel 1969 (settanta anni dopo il Moulin Rouge francese), e, nello stesso anno, veniva distribuito Blue Movie di Andy Warhol. Deep Throat (Gola Profonda) esce nel 1972, uno dei primi film pornografici ad avere una vera e propria trama. Già nel 1964 Sex and the Single Girl (trad. it: Donne, v’insegno come si seduce un uomo) di Richard Quine, il film tratto dal libro di Helen Gurley Brown, nonostante il coronamento dalle tinte tipicamente romantiche, aveva come protagonista il prototipo della ragazza single in carriera, attiva sessualmente prima del matrimonio. 1962: esplode il fenomeno James Bond e con esso la figura della Bond girl. La donna prestante e libera si contrappone quella più “angelica” della serie Charlie’s Angels rilasciata nel 1976. Negli anni Settanta mentre Bernardo Bertolucci lascia il solco con il suo Ultimo tango a Parigi (1972), è la volta della commedia sexy all’italiana, genere singolare di ampia risonanza, con pellicole che ripercorrono luoghi comuni tipici della nostra penisola, consacrati da titoli emblematici, in un elenco non esaustivo, come Giovannona coscialunga disonorata con onore (1973), Cattivi pensieri (1976) e La moglie in vacanza… l’amante in città (1980). Siamo nel 1983 Tinto Brass gira La chiave con Stefania Sandrelli, già protagonista di Divorzio all’italiana (1961) e Sedotta e abbandonata (1964). Tra i grandi interpreti della psicologia dell’italiano medio, l’intramontabile Alberto Sordi. Sul modello del cinema americano in Europa si propagavano a macchia d’olio i sexy shop, sono gli anni di Cicciolina, Moana Pozzi, Jessica Rizzo. Nel 1998 negli Stati Uniti va in onda il primo episodio di Sex and the city, deciso ad influenzare il modo di percepire il sesso nel piccolo schermo (dalla serie televisiva anche due film per il grande schermo). La sua vasta dilatazione in scala internazionale e il fatto che in vari stati del mondo la serie sia stata persino censurata, conferma l’impatto del fenomeno nella cultura contemporanea. Dall’impulso della serie dell’HBO è venuta alla luce anche una serie ambientata in Africa, An African City, che si ispira apertamente agli stessi temi, approntati dal punto di vista africano e, di recente in Spagna, la serie Valeria, dai romanzi di Elísabet Benavent. In Italia, il fenomeno di costume degli anni Novanta che prese il nome di Non è la Rai, era già entrato a gamba tesa nella storia della televisione con l’appellativo sprezzante di “Lolita show” e fece parlare di gran lunga di più di quello delle ragazze Cin cin che si esibivano in topless nella trasmissione Colpo grosso degli anni Ottanta. Nel 1999 esce il film Eyes Wide Shut di Kubrick, ispirato al romanzo di Arthur Schnitzler: alcune scene vengono censurate. I segreti di Brokeback Mountain esce nel 2005, il film, insieme a La finestra di fronte, Saturno contro, Mine vaganti, La dea fortuna e Nuovo Olimpo di Ferzan Özpetek tratta velatamente ed esplicitamente (finalmente!) il tema dell’omosessualità che in Billy Elliot (2000) era rimasto imbrigliato tra gli stereotipi di genere. Gli anni 2015-2017 si caratterizzano per il fenomeno Cinquanta sfumature di […] che dalla carta stampata della scrittrice E. L. James (Erika Leonard) alle tre pellicole cinematografiche, ha fatto molto bisbigliare. Poi ci hanno pensato i film del grande Carlo Verdone o i cinepanettoni che, tra ironia, satira e caricatura hanno sdoganato tutte le sfumature della mestizia, dell’andirivieni della persona tra desiderio e senso di colpa, e che, attraverso lo spettacolo cinematografico popolare per antonomasia, scherzando hanno saputo raccontare le più roboanti verità.
La necessità di una svolta
Quanto sopracitato non ha pretesa di esaustività ma vuole essere specchio del moralismo, dei luoghi comuni e dell’estenuante lotta agli stereotipi sessuali e di genere. Mentre in alcuni paesi viene ancora praticata l’infibulazione, nel periodo storico in cui è stato necessario coniare il termine cacofonico di femminicidio che ha del discriminatorio già perché si riferisce all’omicidio della donna “in quanto donna”, nell’epoca della stigmatizzazione della persona vittima di stupro, del misconoscimento della violenza psicologica come tale (il vero riconoscimento avviene solo sulla carta), del revenge porn, delle donne che si accaniscono contro altre donne, del body shaming, del cyberbullismo, delle parole come macigni che conducono tante persone al suicidio, un ri-posizionamento è necessario. Ora, seduta stante. Testé. Ognuno nel proprio piccolo. Che mai più qualcuno si permetta di giudicare un’altra persona per ciò che è. E che tutti interiorizzino che il nostro modo di vivere non è l’unico possibile e che i termini “normalità”, “strano” o “diverso” non vengano più utilizzati impropriamente.
Un’eredità
La lezione che ci lascia in eredità il film L’attimo fuggente è inequivocabile: “Sono salito sulla cattedra per ricordare a me stesso che dobbiamo sempre guardare le cose da angolazioni diverse. E il mondo appare diverso da quassù. Non vi ho convinti? Venite a vedere voi stessi. Coraggio! È proprio quando credete di sapere qualcosa che dovete guardarla da un’altra prospettiva. Anche se può sembrarvi sciocco o assurdo, ci dovete provare. Ecco, quando leggete, non considerate soltanto l’autore. Considerate quello che voi pensate. Figlioli, dovete combattere per trovare la vostra voce. Più tardi cominciate a farlo, più grosso è il rischio di non trovarla affatto. Henry David Thoreau dice che molti uomini hanno vita di quieta disperazione, non vi rassegnate a questo. Ribellatevi! Non affogatevi nella pigrizia mentale, guardatevi intorno! Osate cambiare, cercate nuove strade.”
Articolo di Eleonora Nucciarelli
Questo articolo è parte di una campagna a cui hanno aderito scrittrici e giornaliste italiane per denunciare la violenza di genere e nominarla. #unite #rompiamoilsilenzio |
Eleonora Nucciarelli, pedagogista e docente di Storia, Filosofia e Scienze Umane nella scuola secondaria di secondo grado. Tra le sue pubblicazioni, i saggi Lo squisito dolore, Lo stridente piacere e la raccolta di fiabe diventata Podcast In primis, insieme. Di recente, sono uscite le sue raccolte di poesie Frangiflutti di stelle, A volte si tinge d’argento, Tu dammi mille poesie, per ora cento, Incantevole altrove, Primavera siderale e Vaga stella. |