Si inaugura oggi, al Museo del Territorio Biellese, una mostra per festeggiare il centenario della nascita di Fred Buscaglione, il grande cantautore e showman originario di Graglia.
La mostra fotografica “Buscaglione 1921-2021. Buon compleanno Fred” verrà inaugurata al Chiostro di San Sebastiano martedì 23 novembre, a partire dalle 17. Si tratta di un’esposizione temporanea, visibile gratuitamente al pubblico nelle giornate del 25, 26, 27 e 28 novembre. A tutti i partecipanti e visitatori verrà offerto dal Club “Gli Amici di Fred” (sedi di Vercelli-Biella, Milano, Benevento) un omaggio-ricordo. All’inaugurazione della mostra sarà presente il nipote di Fred Buscaglione, Ferdinando Armenzoni, che porterà il saluto dei familiari e illustrerà i numerosi eventi realizzati in Italia in ricordo dello zio Fred.
Ferdinando Buscaglione in arte Fred nasce il 23 novembre 1921 a Torino da una famiglia originaria di Graglia, un paesino ora in provincia di Biella.
È stato il cantante più innovativo degli anni cinquanta. In un’epoca in cui la musica leggera italiana era ancora legata a motivi dei decenni precedenti o a rime banali trite e ritrite, Buscaglione irrompe sulla scena con canzoni completamente diverse, come “Che bambola!“, “Teresa non sparare“, “Eri piccola così“. Canzoni estemporanee e surreali che parlavano con ironia di “bulli e pupe”, di New York e di Chicago, di duri spietati con i nemici, ma sempre in balia delle donne e dell’alcool. Fred si calò nel personaggio, facendosi crescere un paio di baffetti e presentandosi in scena in doppiopetto gessato e cappello a larghe falde, ispirato all’attore Clark Gable e ai gangster americani.
La sua discografia, nonostante la brevità della sua vita è folta. Nel 1956 incise numerosissime canzoni e in quello stesso anno uscirono i suoi primi 33 giri con l’aiuto decisivo dell’amico Gino Latilla: insistette con il direttore della Cetra, la sua casa discografica, affinché facesse incidere a Buscaglione le sue canzoni al punto di anticipare di tasca propria le spese; così nel 1955 vide la luce il primo singolo, un 78 giri che conteneva due canzoni: “Che bambola!” e “Giacomino“: L’idea piacque al pubblico e il singolo vendette circa 980.000 copie in assenza di qualsiasi battage pubblicitario cosicché Buscaglione, incoraggiato da questo inaspettato successo, decise di incidere tante altre canzoni e, sempre grazie all’appoggio di Latilla, partecipò ad alcune trasmissioni radiofoniche che contribuirono notevolmente alla sua crescente popolarità.
Girava due o tre film contemporaneamente, registrava spettacoli televisivi, incideva dischi e la notte cantava nei night, spostandosi a bordo di una vistosa auto americana, una Ford Thunderbird che lui chiamava “Criminalmente bella“.
Buscaglione morì improvvisamente all’alba del 3 febbraio 1960, a soli 38 anni, in un incidente d’ auto mentre rientrava in hotel dopo aver trascorso la notte esibendosi in un night di via Margutta a Roma: si scontrò con un camion. Il suo ultimo film uscì postumo con il titolo “Noi duri” ed ottenne immediatamente un enorme successo, restando in programmazione per mesi.