Il 10 e 11 aprile, l’Università di Ginevra ospiterà un evento speciale per commemorare il centenario della celebre raccolta poetica “Ossi di seppia” di Eugenio Montale, pubblicata nel 1925. La casa editrice Interlinea presenterà un nuovo numero della rivista “Quaderni montaliani”, che include un’anteprima di letture dal vivo.
Il numero in questione si apre con una preziosa edizione completa delle lettere di Montale a Enzo Ferrieri, direttore della rivista “Convegno”, che ha pubblicato in anteprima alcuni dei testi poi inclusi nella raccolta. A curare questa edizione è Gianfranca Lavezzi, che ha messo insieme un’importante testimonianza epistolare.
Inoltre, il saggio di Stefano Carrai offre un’analisi approfondita della genesi della prima edizione di “Ossi di seppia”, confrontando il contesto poetico dell’epoca e presentando le reazioni dei lettori nei primi anni dopo la pubblicazione. Andrea Aveto, invece, si concentra su un disegno-mappa delle Cinque Terre realizzato da Montale per Alessandro Bonsanti, proponendo una nuova datazione per l’opera.
Infine, i ricordi di Silvio Ramat, poeta e critico, arricchiscono il volume con aneddoti inediti sulla sua relazione con Montale. Questo evento rappresenta un’importante occasione per celebrare l’eredità di uno dei più grandi poeti italiani del Novecento.
L’indagine di Nicholas Adams sulle poesie “Caffè a Rapallo” ed “Epigramma” offre una lettura in chiave politica, rivelando significati più profondi dietro immagini apparentemente innocue. Secondo Adams, studioso del Vassar College, queste opere, pur presentandosi come semplici racconti natalizi intrisi di nostalgia, riflettono il clima drammatico del primo periodo fascista in Italia.
Adams suggerisce che la vivace orchestra di bambini descritta nelle poesie possa simboleggiare il disordine della vita pubblica moderna, minacciata dall’ascesa del fascismo. Inoltre, queste immagini potrebbero risvegliare in autori come Eugenio Montale e Camillo Sbarbaro, a cui il dittico è dedicato, le ansie legate alla guerra. In questo contesto, le poesie non si limitano a celebrare un Natale sereno in una località balneare, ma si trasformano in evocazioni di violenza e inquietanti presagi di caos politico, destinate a un ex compagno di guerra.
Adams ipotizza che il tono elegiaco di “Epigramma” possa riferirsi più specificamente alla vita a Rapallo, in particolare attorno al Casinò, piuttosto che a un generico lamento per il passare del tempo e l’invecchiamento di due reduci. In questo modo, l’analisi di Adams invita a una riflessione più profonda sulle tensioni sociali e politiche del periodo.