Siamo negli anni 50. Il boom economico ha investito l’Italia mantenendo però ben nette le differenze tra nord e sud.
L’immagine della donna all’interno della società inizia a modificarsi insieme a vari usi e costumi, ma l’appellativo di zitella viene ancora affibbiato a donne in età da marito non maritate.
Il cuore di questa storia incredibile si sviluppa il 5 luglio del 1955 quando, tale Antonio, in gita con un amico, si ferma vicino al Lago di Albano per i suoi bisogni fisiologici impellenti.
Tempo un minuto e Antonio sta scappando a gambe levate, sconvolto da ciò che ha appena visto.
Dopo essere stato travolto dal puzzo della decomposizione, davanti ai suoi occhi si palesa l’orrore del corpo senza testa di una donna, abbandonato e coperto da fogli di giornale.
Antonio e il suo amico, terrorizzati, denunceranno quel ritrovamento soltanto quarantotto ore dopo.
È qui che prende il via il triste caso della «decapitata di Castel Gandolfo».
Si inizia a indagare e la gente si fa prendere la mano. Un po’ per la voglia di aiutare gli inquirenti e un po’ per mitomania. Si battono varie piste che poi si riveleranno «fredde».
Le autorità brancolano nel buio fino al momento della svolta dovuta al riconoscimento di un orologio che la vittima aveva al polso.
La decapitata è Antonietta Longo: Ninetta.
A raccontare la sua storia – in Io sono Antonietta per i tipi di Algra Editore – è Giuseppe Reina, il pronipote della vittima, ci regala un documento di grande valore e ci restituisce nel dettaglio, con non pochi elementi nuovi, la storia di Ninetta e ci guida attraverso la vita di questa donna protagonista, suo malgrado, di una vicenda torbida e non semplice da analizzare.
La narrazione chiara, consequenziale e discorsiva rende fruibile l’opera a chiunque voglia approfondire o conoscere questa storia.
Chi era Antonietta? Qual è la sua storia? Perché è stata uccisa? Da chi?
Tanti interrogativi che spesso non avranno una risposta.
È certo, però, che Giuseppe Reina – attraverso articoli, racconti e documenti di famiglia – è probabilmente la persona più adatta a raccontarci questa vicenda per tramandarla e fare in modo che Ninetta non cada nell’oblio.
Articolo di Flora Fusarelli
IO SONO ANTONIETTA
AUTORE: Giuseppe Reina
CASA EDITRICE: Algra editore
NUMERO DI PAGINE: 263
PREZZO: 16 Euro