I docenti: “Riteniamo che qualcuno debba rispondere dello stato di inaudita e ingiustificabile violenza cui sono stati sottoposti cento/duecento studenti scesi in piazza pacificamente”
Questo il testo di una lettera che alcuni docenti del Liceo Russoli di Pisa hanno inviato a varie testate locali e nazionali e che rimbalza in rete (la lettera non è espressione del collegio dei docenti – e non ce ne sarebbe stato nemmeno il tempo – ma di numerosi singoli che hanno aderito). Il testo è stato scritto dopo l’aggressione agli studenti che chiedevano il cessate il fuoco in Palestina…
Gentile redazione, scriviamo di getto questa lettera, sperando che venga pubblicata. Siamo docenti del Liceo artistico Russoli di Pisa e oggi siamo rimasti sconcertati da quanto accaduto in via San Frediano, di fronte alla nostra scuola. Studenti per lo più minorenni sono stati manganellati senza motivo perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico, chissà mai perché, non avrebbe dovuto sfilare in Piazza Cavalieri. Gli agenti in assetto antisommossa avevano chiuso la strada e attendevano i ragazzi con scudi e manganelli, mentre dalla parte opposta le forze dell’ordine chiudevano la via all’altezza di Piazza Dante. In via Tavoleria un’altra squadra con scudi e manganelli.
Proprio di fronte all’ingresso del nostro liceo, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate. Non sappiamo se se siano volate parole forti, anche fuori luogo, d’indignazione e sdegno, fatto sta che, senza neanche trattare con gli studenti o provare a dialogare, abbiamo assistito a scene di inaudita violenza. Ci siamo trovati ragazze e ragazzi delle nostre classi tremanti, scioccate, chi con un dito rotto, chi con un dolore alla spalla o alla schiena per manganellate gentilmente ricevute, mentre una quantità incredibile di volanti sfrecciava in Via Tavoleria.
Come educatori siamo allibiti di fronte a quanto successo oggi. Riteniamo che qualcuno debba rispondere dello stato di inaudita e ingiustificabile violenza cui sono stati sottoposti cento/duecento studenti scesi in piazza pacificamente: perché si è deciso di chiuderli in un imbuto per poi riempirli di botte? Chi ha deciso questo schieramento di forze, che neanche per iniziative di maggior partecipazione e tensione hanno attraversato la nostra città? Oggi è stata una giornata vergognosa per chi ha gestito l’ordine pubblico in città e qualcuno ne deve rispondere.
In serata la cittadinanza è scesa in piazza contro le cariche ingiustificate della polizia al grido di “Vergogna! Vergogna!”.
Circa 5.000 persone si sono radunate questa sera in piazza Cavalieri a Pisa – la piazza negata questa mattina al corteo pro Palestina di un centinaio di studenti e all’origine delle cariche della polizia – per manifestare ”contro il genocidio di Gaza” e ”contro la violenza delle istituzioni”. Dopo i fatti di questa mattina, alcuni presidi sono stati organizzati alle ore 18 in città da studenti, forze sindacali e politiche. Dal Palazzo del Comune e dalla Prefettura sono partiti due cortei che si sono riuniti in piazza dei Cavalieri. Sulla balaustra della scalinata della Scuola Normale sono stati appesi striscioni con le scritte ”stop genocidio Palestina libera, basta violenza della polizia” e ”No alla violenza delle istituzioni”. (Fonte: AdnKronos)