Dopo una violenta lite, Alberto decide di separarsi dalla moglie e prima di farlo si confida con il suo amico professore.
Il professore convoca altri suoi due amici e i tre iniziano a elencare ad Alberto i «rischi mortali dell’amore». Lo fanno attraverso la descrizione delle vicende degli Umiliati, una squadra di calcio fatta di uomini umiliati dalle mogli e da se stessi.
A uno sguardo poco attento il romanzo potrebbe essere visto come un semplicistico e becero maschi contro femmine, ma questa storia nasconde molto di più.
Il libro ci mostra come, in alcuni casi, la separazione salvi marito e moglie (nonché i figli) da dinamiche infernali che portano al logoramento e all’esasperazione, e che spesso sfociano nelle violenze e nella tragedia che le nostre cronache conoscono oramai così bene. Bisognerebbe rendersi conto del momento in cui qualcosa finisce senza necessariamente trascinare situazioni in cui il rancore cova e le parole diventano veleno. Molto spesso la violenza, mai giustificabile, scaturisce proprio da queste dinamiche sfiancanti, dalle parole dette per rabbia, dall’esasperazione più truce.
L’educazione sentimentale sarebbe un ottimo inizio per tentare di rendere le persone in grado di affrontare alcune situazioni sin da subito, di estirpare il marciume alla radice.
Umiliati, di Roberto Vetrugno per Vallecchi, è sicuramente un libro con un punto di vista particolare, diverso, che spinge il lettore a mettere in discussione parecchi argomenti, ad analizzarli, a rivoltarli, a porsi delle domande e a coltivare il dubbio. Nonostante la serietà del tema, il testo è pervaso da un’ironia sottile che alleggerisce il carico molto denso senza però sminuirlo in alcun modo.
Decisamente una lettura interessante.
Flora Fusarelli
Umiliati, di Roberto Vetrugno
Casa Editrice: Vallecchi
Pagine: 170
Prezzo: 16 Euro